sabato 30 giugno 2012

Amalfi dice no alla Tassa di Soggiorno

Approvato ieri, dal Consiglio Comunale di Amalfi, il bilancio di previsione per l'anno 2012.
L'Amministrazione Del Pizzo si è espressa unanimemente contro la tassa di soggiorno che, invece, è stata chiesta a gran voce dai consiglieri di opposizione Torre Giovanni, De Luca Antonio ed Amatruda Antonietta.
In questo modo l'Amministrazione in carica ha dato un chiaro segno della sua volontà di fare una politica "per" il turismo e non "contro" il turismo, invertendo così la tendenza avutasi negli ultimi 10 anni con l'amminstrazione De Luca.
I consiglieri De Luca e Torre hanno apertamente sostenuto che la mancata introduzione dell'imposta sia stato un "favore" reso agli albergatori di Amalfi per la presenza in Consiglio Comunale del Presidente dell'AAA, Avv. Gennaro Pisacane, con il quale sono venuti spesso in polemica..
Hanno così dimostrato di ignorare che la tassa di soggiorno è una tassa "sui turisti" e non una "tassa sugli albergatori" e che la difesa del turismo è una difesa che dovrebbe vedere tutti uniti in quanto volta a salvaguardare l'unica vera fonte di reddito e di lavoro per l'intera popolazione locale.
Gli albergatori sono contrari alla tassa di soggiorno non per interessi di parte (la tassa non la pagherebbero comunque loro), ma per la sensibilità e la responsabilità che li hanno sempre contraddistinti nell'approccio alle tematiche turistiche.
All'Amministrazione Del Pizzo, nella sua interezza, va quindi attribuito il merito di aver saputo affrontare con lungimiranza un momento difficile per le finanze locali, causato in parte dai tagli ai trasferimenti statali ma, soprattutto, dalla scellerata rateizzazione del debito SACAIM (Luna Rossa), per come voluta dall'ex sindaco De Luca prima della sua (preannunciata) disfatta elettorale.
Con l'approvazione del bilancio sono stati poi approvati anche i programmi di spesa per l'anno 2012 che, per le politiche turistiche, prevedono - quale primo atto - l'adozione del piano di sviluppo turistico della località, la cui stesura sarà affidata ad un esperto di assoluto valore.
Di tassa di soggiorno si tornerà a parlare solo dopo l'approvazione del piano, quale possibile fonte di finanziamento delle azioni di sviluppo turistico che saranno in esso indicate.
Nelle more, si confida nella possibilità che il Governo voglia rivedere l'intera normativa, allargando l'ambito di applicazione della tassa di sbarco anche ai territori costieri e consentendo, così, di poter seguire l'esempio di Capri, che ha definitivamente abolito la tassa di soggiorno sostituendola appunto con la tassa di sbarco.